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La marcatura CE dei prodotti da costruzione

Con l’entrata in vigore delle nuove Norme tecniche per le Costruzioni, dal 30 giugno 2009, tutti i materiali utilizzati nelle costruzioni devono presentare per legge o la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 o il Marchio CE. La marcatura CE dei materiali da costruzione è divenuta realtà solo negli ultimi anni. Data la complessità della materia, infatti, il quadro normativo di riferimento ha impiegato diversi anni per svilupparsi. Il primo passo di questo sviluppo legislativo è stata la Direttiva 89/106/CEE, regolata a livello nazionale dal D.P.R. n°246/93. Di fatto, la marcatura CE dei materiali ha come obiettivo quello di dimostrare che il prodotto sia conforme a dei requisiti minimi stabiliti dalla legge ed è obbligatoria non solo per chi esporta il proprio prodotto nei Paesi della Comunità Europea, ma anche per chi lo commercializza solo all'interno della propria Nazione e coinvolge tutti coloro che partecipano al ciclo costruttivo del bene edilizio.
Nella direttiva si prevede che i prodotti da costruzione abbiano caratteristiche tali da garantire che l'opera, o parte di essa, risponda ai seguenti requisiti essenziali:
ce 2 Resistenza meccanica e stabilità;
ce 2 Sicurezza in caso di incendio, igiene, salute ed ambiente;
ce 2 Sicurezza nell'impiego;
ce 2 Protezione contro il rumore;
ce 2 Risparmio energetico e ritenzione del calore.
L'ultimo sviluppo normativo, il Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 2004, stabilisce l'obbligatorietà della marcatura per i materiali da costruzione che sono indicati negli allegati al decreto. Il marchio CE ha, in estrema sintesi, la funzione di garantire il consumatore, cioè l'acquirente, che i prodotti da costruzione marcati soddisfino i requisiti essenziali in tema di sicurezza ed abbiano superato le prove previste dalle specifiche tecniche. Il marchio CE, quindi, prova l'abilitazione, ai sensi della Direttiva Prodotti da Costruzione, del produttore ad immettere prodotti sul mercato corrispondenti alla normativa e non va quindi confuso con un Sistema Gestione Qualità né con un marchio di origine.
Inoltre, le Norme Tecniche per le Costruzioni hanno introdotto novità per il settore del calcestruzzo preconfezionato, fra le quali va sicuramente annoverato l’ambito della certificazione del Sistema di Controllo del Processo produttivo cosiddetto FPC – Factory Production Control. 
Le Norme introducono infatti l’obbligo per tutti gli impianti di produzione di calcestruzzo preconfezionato di dotarsi di adeguate procedure di controllo del processo produttivo.
A tal proposito, il prof. Riccardo Lo Brutto, general manager dello Studio Lo Brutto, può vantare il merito di essere stato il primo consulente ad avere seguito e fatto ottenere, in Sicilia, la marcatura CE ad una azienda di produzione di travetti tralicciati in calcestruzzo della provincia di Palermo. Tale risultato è stato possibile grazie al lavoro dello staff tecnico dello Studio Lo Brutto, affiancato egregiamente dalla collaborazione esterna dell’ing. Vincenzo Marino di Catania, l’emissione della relativa certificazione è stata curata dall’ente SGS s.p.a.  Già da anni lo Studio Lo Brutto si occupa di certificazioni di qualità ed è andato via via specializzandosi nell’ambito del calcestruzzo e dei suoi derivati prefabbricati e degli aggregati ed inerti, creando un servizio consulenziale ad hoc con l’obiettivo di risolvere alla propria clientela tutte le problematiche e difficoltà connesse all’ottenimento delle varie certificazioni e marcature.

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