Nel factsheet “Amianto nelle scuole” il Dipartimento
Igiene del Lavoro indica che malgrado la normativa italiana abbia proibito (nel
1992) l’impiego e la produzione dell’amianto e dei materiali che lo contengono,
“il rischio di esposizione a tale minerale permane tuttora, perché la maggior
parte di questi materiali sono situati principalmente negli edifici pubblici e
nelle scuole”.
E segnalando che vi è un lungo
periodo di latenza (da circa 15 anni in su) tra la prima esposizione
all’amianto e la comparsa della malattia, “è necessario porre attenzione agli
ambienti frequentati dai bambini, tra cui quello scolastico è certamente uno
dei più importanti, per il molto tempo che un bambino vi permane”. Infatti gli
studenti trascorrono spesso “13 anni a scuola, per almeno 30 ore a settimana,
per circa 35 settimane all’anno”. E “fattori di tipo fisiologico, quale una
maggiore attività biologica, e fattori di tipo comportamentale, quale l’assenza
della percezione del pericolo” contribuiscono ad aumentare il rischio di
effetti nocivi sulla salute del bambino.
Dopo aver ricordato che la contaminazione da amianto all’interno
di un edificio dipende per lo più dalla friabilità e dallo stato di degrado del materiale contenente amianto (MCA), nel factsheet è contenuta una tabella che indica i principali prodotti contenenti amianto
nelle scuole:
- ricoprimenti a spruzzo e rivestimenti isolanti: fino all’85% di
amianto (prevalentemente amosite spruzzata) e elevato potenziale di rilascio
fibre;
- rivestimenti isolanti di tubazioni o caldaie: in tele, filtri,
imbottiture in genere il contenuto di amianto è al 100%. Per altri rivestimenti
in miscela al 6-10% con silicati di calcio. Elevato potenziale di rilascio
fibre se i rivestimenti non sono ricoperti con strato sigillante uniforme e
intatto;
- prodotti in amianto-cemento (coperture, tramezzi, cassoni
dell’acqua, canne fumarie): 10-15% di amianto (crisotilo e anfiboli). Rilascio
possibile solo se abrasi, segati o deteriorati;
- pavimenti vinilici: 10-15% di amianto crisotilo. In questo caso il
rilascio di fibre è improbabile.
Cosa fare in presenza di amianto?
Il documento ricorda che il
dirigente scolastico “in qualità di datore di lavoro è tenuto ad assolvere
tutti gli obblighi previsti dall’art.18 del D.Lgs. 81/08 per quanto concerne la
sicurezza, la formazione e la salute dei lavoratori”. Il dirigente scolastico
ha inoltre la responsabilità ed il dovere di richiedere all’Ente proprietario
dell’immobile “la verifica ed il monitoraggio del rischio amianto nonché
l’eliminazione dello stesso tramite bonifica”.
Se è accertata la presenza di amianto nella struttura scolastica, “deve essere predisposto un piano di prevenzione specifico che
includa:
- informazione: comunicazione agli studenti, al personale scolastico,
al personale amministrativo ed ausiliario della presenza e della localizzazione
di MCA; comunicazione al personale di eventuali imprese appaltatrici addetto ad
operazioni di pulizia e/o manu tenzione della presenza e della localizzazione
di MCA; segnalazione della presenza di MCA con la cartellonistica specifica;
comunicazione ai genitori degli studenti dell’esistenza e dell’attuazione del
piano di prevenzione scolastico relativo al rischio amianto;
- formazione: formazione degli studenti, del personale scolastico,
del personale amministrativo ed ausiliario sui rischi derivanti
dall’esposizione all’amianto, indicando in particolar modo le corrette procedure
comportamentali; formazione del personale di eventuali imprese appaltatrici
addetto ad operazioni di pulizia e/o manutenzione sui rischi derivanti
dall’esposizione all’amianto, indicando in particolar modo le corrette
procedure comportamentali;
- verifiche periodiche: valutazione, almeno una volta al mese, delle
condizioni dei MCA presenti negli ambienti maggiormente frequentati dagli
studenti (aule, corridoi, bagni, palestre, mense) tramite ispezioni visive e
monitoraggi ambientali effettuati da laboratori qualificati; valutazione ogni
sei mesi delle condizioni dei MCA negli ambienti non facilmente accessibili e non frequentati dagli
studenti (locali caldaie, locali tecnici)”;
- interventi per prevenire il danneggiamento dei MCA: la scelta degli
interventi da effettuare sui MCA è determinata da un diagramma di flusso
riportato sul factsheet (“laddove è possibile è necessario dare priorità ad
interventi di bonifica volti all’eliminazione dell’amianto all’interno della
scuola); nel caso in cui si presentino situazioni di danneggiamento improvvise
di scarsa entità dovute a cause accidentali o ad atti vandalici (piccole
rotture di mattonelle viniliche, graffiature su tramezzi, ecc), è necessario
intervenire immediatamente con appropriati restauri utilizzando idonei
materiali incapsulanti volti ad eliminare il possibile rischio di dispersione
di fibre”.
Si ricorda, infine, che qualsiasi azione di bonifica si intenda intraprendere, “questa dovrà avvenire assolutamente
in assenza di studenti e personale con conseguente chiusura della scuola”.