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Ban a Kaspersky, la circolare di ACN indicherà alle Pa software “sicuri”

 

Sarà l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ad “indicare le categorie di prodotti e servizi tra quelle volte ad assicurare le funzioni di sicurezza” richieste per le PA.
 

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge ‘Ucraina’ con cui il Governo, di fatto, impone nelle Pubbliche amministrazioni il divieto di usare l’antivirus Kaspersky e tutti gli altri software di aziende legate alla Federazione Russa. C’è da dire che l’esecutivo motiva il ban, non per il rischio di veicolazione di malware o captatori informatici attraverso hardware e software realizzati da società russe, ma in modo meno allarmistico: come se le aziende russe di IT dovessero chiudere il rubinetto a causa del conflitto in corso. Ecco la motivazione contenuta del decreto-legge:

Per “prevenire pregiudizi alla sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche, derivanti dal rischio che le aziende produttrici di prodotti e servizi tecnologici di sicurezza informatica legate alla Federazione Russa non siano in grado di fornire servizi e aggiornamenti ai propri prodotti, in conseguenza della  crisi  in  Ucraina”,  allora “le medesime   amministrazioni   procedono tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso”.

La circolare dell’Agenzia cyber indicherà alle Pa hardware e software “sicuri”

Ora, che il decreto-legge è in vigore, tutte le Pubbliche amministrazioni, centrali e locali, come fanno a scegliere la valida e sicura alternativa a Kaspersky? Ricordiamo che sono 2.297 gli acquirenti pubblici italiani del software sviluppato dalla società, con headquarter a Mosca, fondata e guidata dal russo Eugene Kaspersky.

Sarà l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale con una circolare ad indicare alle Pa hardware e software “sicuri”. 

Nel dettaglio, il decreto-legge prevede:

“Le categorie di prodotti e servizi sono indicate con circolare dell’Agenzia per la cybersicurezza  nazionale, tra quelle volte ad assicurare le seguenti funzioni di sicurezza: 

  • sicurezza dei dispositivi (endpoint security),  
  • ivi compresi applicativi  antivirus,  antimalware  ed  «endpoint   detection   and response» (EDR); 
  • «web application firewall» (WAF)”.

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