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Comuni: Privacy di rigore per delibere e determine

 


Costa caro al comune pubblicare provvedimenti integrali come delibere e determine piene di informazioni personali non occultate. La trasparenza non può infatti diventare un modo per liberalizzare in maniera indiscriminata la diffusione dei dati personali. Lo ha chiarito il garante per la protezione dei dati personali con ordinanza ingiunzione 45 del 10/2/22. Un cittadino ha proposto reclamo all’autorità dopo aver appreso che sull’albo pretorio di un comune erano stati diffusi tutti i dettagli delle sue denunce e querele per giustificare la revoca dell’assunzione in servizio di un altro soggetto. Il garante ha quindi avviato un’istruttoria che si è conclusa con l’applicazione di una misura punitiva a carico del comune che in qualità di titolare del trattamento ha violato la normativa in materia di protezione dati personali. Per fornire un’adeguata motivazione ad un provvedimento amministrativo è corretto illustrare dettagliatamente tutti gli accadimenti. Ma prima di pubblicare all’albo pretorio questi atti occorre una minimizzazione finalizzata al rispetto dei principi previsti dal regolamento europeo.


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