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Le direttive comunitarie sulla privacy prevalgono sulla tutela della proprietà intellettuale

I titolari dei diritti d'autore stanno cercando da molto tempo di costringere gli internet provider a rivelare tramite cause civili l'identità degli utenti che violerebbero la legge tramite connessioni P2P. Una recente decisione della Corte di giustizia della Comunità Europea (caso C 257/06 del 29.01.2008) stabilisce chiaramente che questo non è possibile e che i dati di traffico possone essere comunicati solo alla magistratura e solo in caso di indagini penali.
Nello stesso tempo, però, bisogna riconoscere che questa sentenza non può essere interpretata come "licenza di duplicare abusivamente" . In altri termini, da nessuna parte la Corte Europea ha scritto che lo scambio non autorizzato di opere protette è legalizzato e pertanto gli utenti che scambiano opere tutelate non possono nascondersi dietro uno schermo giuridico che, in realtà, è inesistente.

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